Ode al norcino
Una poesia di Mauro dedicata al norcino
Ode al norcino
Quando dal freddo inverno arriva il gelo
ed il fumo esce dai camini,
ecco che un gruppo di amici si ritrova
a tramandar l’arte dei norcini.
Fatti non furon questi prodi per gustar l’altrui salumi,
ma per goder dei loro profumi.
Ognuno con un compito preciso che il tempo ha ormai affinato,
riempion l’aria di sapor del tempo andato.
il dolce tritar le membra del nobìl suino,
sprigiona un suon divino.
Possenti braccia e gocce di sudore
al nobile impasto donano l’antico sapore.
Or or che mi sovviene, dopo sì tanto divagar del maiale,
avrò preparato il giusto sale?
Già, perché l’umil scrittor si pregia della regia,
spago, budelli, spezie e coltelli,
tutto deve essere pronto per mostrar la lor maestria.
Il segreto della lor prelibatezza?
Di sicuro v’è una certezza:
non c’è trucco ne magia,
la loro amicizia è l’unico segreto che ci sia.